ROMANZI
La prigioniera dell'abbazia

Rachele, una giornalista in vacanza su un’isola del Mediterraneo incontra il capitano di un vascello e Virgilia, una veggente che vive aggirandosi fra l’acropoli grecoromana e i chiostri di una Abbazia. La veggente o il capitano — Rachele solo alla fne lo saprà — in cinque notti racconta l’affascinante vita di una donna bellissima, Arianna, vissuta due secoli prima. La provenienza di Arianna è sconosciuta, perché padre Arnaldo, il priore dell’ Abbazia la trova, neonata, in un cesto di vimini abbandonato sul molo. Decide di tenersela come fglia e la cresce con la complicità dei frati e del fattore della marchesa Isabella Rossomanni.
Arianna ha sedici anni quando conosce il fglio della marchesa; Mario se ne innamora e vuole sposarla, pur sapendo che un matrimonio fra un nobile e una popolana è impossibile, soprattutto nell’epoca in cui vivono: c’è stata la rivoluzione francese e l’aristocrazia europea, scossa da quell’evento sanguinario, è divenuta più intransigente. E infatti la madre, Isabella, intriga affnché la ragazza dimentichi il fglio e sparisca dalle sue isole.
La lotta fra antico e nuovo mondo si fa cruenta, Arianna viene ferita in un agguato e nascosta nei sotterranei dell’Abbazia, dove in segreto viene curata dai frati e poi, in modo clandestino, fatta espatriare a Milano. Per un complesso gioco fra potenti, intrighi e magnanimità, Arianna sposa un aristocratico milanese e diviene contessa. Arianna e Mario, vivendo nello stesso ambiente, sono destinati ad incontrarsi.
La prigioniera dell’Abbazia è una saga famigliare con personaggi indimenticabili, che lottano per non essere annientati dal vento della rivoluzione che soffa sull’Europa intera, travolgendo nazioni, casate e gente comune. E il cardinale Ruffo, per difendere la Chiesa dall’ateismo dilagante, si impegna come condottiero del popolo dei credenti.






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